domenica 15 febbraio 2009

Cinema

Un viaggio nella nostra storia attraverso i film

16 commenti:

  1. IL POSTINO
    l’amicizia instaurata tra Pablo Neruda e Mario


    Con l’arrivo del celebre scrittore cileno Pablo Neruda, costretto in esilio in una piccola isola del Mediterraneo, il postino Mario sente un forte richiamo per il fascino poetico dell’artista. Così, con la scusa della consegna della posta, riesce a farsi insegnare da Neruda l’arte della poesia.
    Considerato da tutti il film-testamento di Massimo Troisi, questo lavoro artistico fa riflettere molto e trasporta lo spettatore sulle onde della poesia. Troisi, seppur ormai stremato dalle sue difficoltà cardiache, riesce a portare a termine un capolavoro del cinema italiano e mondiale, per poi spegnersi nel sonno appena dodici ore dopo la fine delle riprese. Un film semplice come i personaggi di cui tratta, ma in questa semplicità c’è qualcosa di autentico, di vita reale che riesce a mantenere il film in bilico sul filo della poesia senza cadere nello svenevole, senza false illusioni, senza aspettarsi troppo dalla gente e dalla vita. E’ così che viene a delinearsi il personaggio di Mario e inevitabilmente, grazie alla magistrale interpretazione di Troisi, il film acquista di riflesso questa visione. Anche qui, tuttavia, non si cade nel pessimismo, nel vittimismo; il postino riconosce i limiti della gente, della politica, degli stessi amici e cosa più importante di se stesso, ma non si rassegna, non li condanna ma, pur accettandoli, riconoscendoli come una sorta di fatalità, riconosce anche che ogni persona è importante, che ogni persona ha qualcosa da dire ma molto spesso non ha i mezzi per farlo e, vittima, dell’ignoranza, si rassegna a ciò che per essa sembra inevitabile.
    Giusy C.

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  2. L’ AMICIZIA
    un meraviglioso tesoro



    Un noto proverbio dice: chi trova un amico, trova un tesoro. In queste parole così popolari, possiamo trovare una grande verità. L’amicizia si può considerare un tesoro dal valore inestimabile. Un dono prezioso, straordinario che può cambiare la nostra vita. Il tema dell’amicizia è oggetto di opere d’arte di canzoni di testi letterari e via dicendo. L’amicizia è stata considerata in ogni epoca una delle esperienze fondamentali degli uomini.
    Purtroppo, ancora oggi, non tutti comprendono il grande valore dell’amicizia, questo accade perché viviamo in un’ epoca un po’ materialista. Ci preoccupiamo di cercare qualcuno che possa aiutarci nei momenti di difficoltà, ma quando si tratta di aiutare il prossimo ci tiriamo indietro. Ci preoccupiamo di cercare amicizie interessate, che possano rendere. Dobbiamo frequentare le persone quando tutto fila liscio, ma anche quando incontriamo degli ostacoli la nostra amicizia deve essere uno scudo per proteggerci.
    La vera amicizia è quella capace di resistere agli ostacoli, è basata sul rispetto reciproco, la sincerità e la fiducia. Dovremmo quindi imparare a comprendere il valore di questo meraviglioso tesoro, unico e speciale: L’ AMCIZIA!!!
    Alessia D

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  3. C’ERAVAMO TANTO AMATI
    l’ amicizia va oltre la gelosia


    E’ la storia di tre amici in un’Italia che voleva cambiare e stava cambiando. La vicenda si intreccia attorno ad una donna (Sandrelli) con tanti sogni e che sia “bello, idealista, combattivo… un martire della società”. Il film è bello proprio perché racconta non solo l’intreccio di questi tre uomini, ma la società che cambia intorno a loro, inghiottendo sogni e speranze, vittorie e sconfitte.
    Diremo quasi un “film storico” con una grande coscienza sociale. La visione di questo film dà molto da riflettere per chi ne riesce a cogliere le molte sfaccettature. Ottimo cast. Grandi attori fanno Grandi film!


    Carmela M
    Maddalena D
    Andrea G

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  4. Shakespeare in Love
    L’ amore, tra poesia e realtà


    Shakespeare in Love è un film ambientato nel 1593, a Londra. E’ la storia di un giovane autore teatrale che, grazie all’ amore, ritrova lo slancio vitale per ricominciare a scrivere commedie romantiche. La donna di cui s’innamora, però, è già promessa ad un altro uomo, ma decide di interpretare la parte di Romeo nella commedia di Will Shakespeare.
    Scoperto l’“inghippo” durante le prove, poiché non era concesso nel XVI ad una donna recitare, la rappresentazione è sospesa, ma ormai l’amore tra i due (Will e Viola) è sbocciato e viene segretamente coltivato.
    Viola intanto si sposa, ma in quello stesso giorno, complice la sua balia, scappa dalla carrozza nuziale e va a debuttare, nel ruolo di Giulietta, con Will nella commedia omonima. Il successo è grande, tanto da far commuovere anche la regina Elisabetta I. Alla fine della rappresentazione però i due devono separarsi per sempre, perché "ciò che è legato in cielo non può essere sciolto in terra".
    Questo film rappresenta l’ amore drammatico e contrastato, ma pur sempre fondamentale nella vita di Will. Non è importante l’essere ricambiati in Amore, quanto l’Amare.
    Pendolino
    Masi
    Landolfi
    Zappulo
    De Simone

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  5. Schiavo d’amore
    L’umanità impotente e
    passionale

    Il film “Schiavo d’amore” è ambientato a Londra nel 1934. La storia è quella di un aspirante pittore (Philip Carey) che, deluso dalle sue ambizioni, decide di intraprendere la carriera del padre e diventare studente di medicina. L’uomo ha una malformazione fisica ad un piede, che lo costringe a zoppicare e la sua vita affettiva e professionale è deprimente. Philip s’innamora follemente di una cameriera, Mildred, che accetta di uscire con lui; ma quando Philip le chiede di sposarlo lei rifiuta per un altro uomo. Philip rimane deluso, ma nonostante la sua delusione, sa di essere amato da un’altra donna, Nocah, che è consapevole di non poter avere un futuro con lui. Mildred, intanto, scopre di essere incinta di un altro uomo e viene abbandonata dal compagno. Chiede aiuto a Philip che la sostiene e la conforta, ma alla fine viene umiliato e ingannato. Questo film è un meraviglioso
    capolavoro del cinema di una volta, interpretato da due star che ne hanno segnato la storia: Bette Devis e Leslie Howard. “Schiavo d’amore” è un film positivista, sia per il lieto fine, ma anche per la dignità di un individuo, per la capacità di un uomo di dichiarare un sentimento che ancora non prova ed avere fiducia affinché quel sentimento possa nascere e durare in eterno.
    D’Angelo
    Civitillo

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  6. L’ amore… ieri ed oggi



    L’ amore è il sentimento più bello che c’è.
    E’ un sentimento che ti colpisce il cuore e quando t’ innamori, non dai conto a nessuno di niente: sei sempre solo, impalato a pensare alla persona amata. Questo è stato l’ amore di anni fa!
    L’ amore di oggi invece è un sentimento non così forte e coinvolgente, come quello descritto dai poeti del Dolce Stilnovo. Per costoro l’ amore era “una cosa grandiosa”, la donna veniva pensata, come scriveva Guido Cavalcanti, “Un angelo venuto dal cielo in terra, per portare amore e felicità”.
    Col passare degli anni, la donna ha perduto questo ruolo importante fino a diventare un oggetto “di sfizio” dell’ uomo e quindi è cambiato anche il concetto di amare. Per fortuna a noi ragazzi, ogni tanto il cuore batte forte forte quando vediamo chi amiamo e ci auguriamo che questo modo di intendere l’ amore non cambi.
    Menichetti

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  7. IL PIANISTA
    Musica in guerraIl pianista” è un film diretto nel 2002 da Roman Polanski ed è tratto da una storia vera. Adrien Brody, il protagonista, interpreta Wladyslaw Szpilman, un pianista ebreo vissuto a Varsavia durante la Seconda Guerra Mondiale.La sua famiglia viene deportata dai nazisti e poi uccisa, invece lui si salva grazie a un poliziotto ebreo che lo scansa dalle file della gente. Per Wladyslaw inizia un periodo durissimo; supera gli ostacoli da solo fin quando una coppia di amici Tedeschi lo nasconde. Ogni volta deve scappare via e trovarsi un altro rifugio. Dopo essersi appartato in una vecchia casa abbandonata, ormai malato e sporco, gli fa visita l’ ufficiale nazista Hosenfeld che si accorge tardi che è un ebreo. Non lo uccide, anzi lo aiuta dandogli del cibo perché dopo averlo sentito suonare al pianoforte si accorge che è un bra- v’uomo. I sovietici catturano i militari Tedeschi, compreso Hosenfeld. Szpilman cerca di salvargli la vita ma non ci riesce. Alla fine il pianista è uno dei pochi sopravvissuti alla dolorosa guerra. Le vicende crude e dolorose rappresentate nel film sono significative e ci inducono alla riflessione sulle azioni malvagie commesse dall’uomo. Tutti noi dobbiamo ricordare per far si che ogni persona viva nel rispetto e nella libertà dei valori.

    Annalaura D

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  8. ROMA CITTA’ APERTA
    Il dramma della guerraTanti film per non dimenticare…
    “Roma città aperta” è uno dei drammatici film di Rossellini. Questo in particolare è molto significativo e realistico, poiché è stato girato nel 1944 quando la guerra non era ancora finita. Il film parla di un comunista di nome Manfredi che si rifugia da Pina vedova che sta per sposare il suo vicino Francesco. Arrivano i Tedeschi, Pina viene uccisa e Francesco catturato. Manfredi chiede aiuto al parroco, ma vengono intercettati e catturati, Manfredi muore sotto tortura mentre il parroco viene fucilatoRenzo Rossellini, come in molti altri film di Roberto Rossellini si occupa della colonna sonora che in tutti i 100 minuti di durata del film trasmette tutte le reali e forti emozioni che caratterizzano il film.
    Paola D

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  9. GERMANIA ANNO ZERO
    Il dramma del dopoguerraRossellini dopo la scomparsa del figlio, decide di girare 3 film molto significativi. “Germania anno zero” è il terzo film di Rossellini compreso nella cosiddetta trilogia della guerra con: “Roma città aperta” (1945) e “Paisà” (1946), ed è considerato uno dei capolavori del Neorealismo. Il film è stato dedicato a Romano Rossellini, il figlio di Roberto morto prematuramente, scomparso a 9 anni nel 1946. Un giorno incontra un suo ex maestro nazista, “Germania anno zero” è ambientato nella desolante Berlino del dopoguerra dove il piccolo protagonista Edmund trascorre le sue movimentate giornate. Il padre è ferito gravemente, la madre è morta, la sorella accudisce il padre e il fratello non esce di casa perché non ha documenti. Spetta quindi ad Edmund occuparsi della famiglia e sembra che il ragazzo non si arrenda mai un tizio viscido con un comportamento da simil pedofilo, che lo affascina con i suoi ragionamenti in cui i deboli devono soccombere e i forti avere lasupremazia. Edmund condizionato da quelle parole torna a casa e avvelena il padre di nascosto e confessa al maestro il parricidio, ma questo credendo di essere il colpevole in un certo senso della morte del poveretto, dà a Edmund del pazzo assassino. Il povero ragazzo accecato dal dolore e dalla consapevolezza del gesto decide di suicidarsi e così decide di buttarsi da un vecchio campanile pericolante suicidandosi. Germania anno zero è un film che racchiude sentimenti forti, sentimenti accompagnati alla perfezione dalla colonna sonora di Renzo Rossellini. Nel film è inoltre celato un importante messaggio: la guerra è veramente brutta e porta solo morte, distruzione e povertà.
    De Lellis P

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  10. IL PRINCIPE DELLA RISATA
    Antonio De Curtis detto: “Totò”

    I TARTASSATI
    Il commerciante tenta di
    corrompere il maresciallo

    Il film “ i tartassati” è uno dei capolavori più noti di Antonio De Curtis. Egli è il cavalier Torquato Pezzella, un negoziante che non rispetta regolarmente la legge. Un giorno si presenta nel suo negozio di abbigliamento il maresciallo Topponi per accertarsi che tutto sia in regola. Il cavalier Pezzela inizia ad essere perseguitato dall’ incubo di una grossa cifra da pagare. Consigliato dal suo amministratore, il cavaliere cerca di diventare amico del maresciallo per evitare di prendersi una multa. Dopo vari tentativi come andare a caccia insieme o regalare frigoriferi, televisioni e dare il 75% di sconto,il commerciante non risolve nulla e deve pagare 15 milioni di lire. Dopo lunghe discussioni i due si accorgono che i loro figli sono fidanzati e quindi Pezzella cerca di restaurare i rapporti con Topponi ma non ci riesce. L’ amministratore escogita un ultimo piano: rubare la borsa con i documenti del maresciallo. Dopo averlo fatto, Torquato si pente e la restituisce, diventando amico di Topponi. Ma allora il cavalier Pezzella come pagherà la multa? Semplice, cercando di vincere al Totocalcio.

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  11. GUARDIE E LADRI
    Un ladro di animo gentileIl film “Guardie e Ladri”, prodotto da Mario Monicelli e Steno, è un capolavoro di Antonio De Curtis che interpreta Ferdinando Esposito, un ladro di animo gentile. Questi è costretto a rubare per sfamare la famiglia. Dopo aver truffato un Americano, viene rincorso da una guardia, Lorenzo Bottoni, viene arrestato ma poi, con la sua furbizia, riesce a scappare. L’ agente per continuare a indossare la “divisa”, deve riacciuffare il ladro e dopo aver fatto delle indagini accurate lo trova .Essi però diventano amici visto che la figlia del maresciallo è innamorata del cognato del ladro. Per questioni di giustizia Ferdinando viene arrestato, tra l’ altro per la prima volta in vita sua ma Bottoni si penteCon questo film, graffiante e divertente, ambientato nella Roma del Dopoguerra, Totò vinse il Nastro d’ Argento come miglior attore protagonista.
    Annalaura D

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  12. miseria e Nobiltà
    Si scopre l'inganno
    Miseria e nobiltà è una commedia che narra la storia di Felice Sciosciamocca, interpretato da Totò uno squattrinato popolano di Napoli, che vive alla giornata facendo loscrivano, condividendo la casa con il figlio Peppiniello, la compagna Lui= sella, l’amico Pasquale, di pro= fessione fotografo ambulante ,la moglie di costui Concetta e la figlia Pupella. Un giorno il marchesino Eugenio bussa alla loro porta per chiedere un favore; egli è innamorato della bella Gemma, di professione ballerina, ma la sua famiglia si oppone all’unione. Il padre della ragazza invece, don Gaetano, è felice di acconsentire al fidanzamento,ma pretende di conoscere i parenti del giovane. Il marchesino quindi chiede a Felice, a Pasquale , a Concetta e a Pupella di travestirsi e fingere di essere i suoi familiari e di presentarsi con lui a casa di Gemma. La situazione si complica perché Peppiniello, stufo dei rimproveri della matrigna e spinto dalla fame, va a lavorare come cameriere proprio a casa di don Gaetano. Questi non si rende conto della messa in scena eRiesce ad ottenere il privilegio di avere i nobili parenti del marchesino a pranzo, al quale partecipa anche Luigino suo figlio, innamorato di Pupella. Ma i colpi di scena sono incombenti; donna Bettina cameriera di Gemma è la moglie di Felice che anni prima lasciò. Felice si riappacifica con lei, mostrandole il loro figlio Peppinello. Come se non bastasse donna Luisella si presenta a sorpresa, litigando con Felicee facendo scoprire l’inganno. Così don Gaetano , anche se preso in giro, benedice la unione di Gemma e di Eugenio; di Luigino e di Pupella e infine di Felice e Bettina.
    Paola D e Annalaura D

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  13. “IL GIORNO DELLA MEMORIA”
    l’olocausto nazista e altri genocidi Oggi 27 gennaio si ricordano i milioni di ebrei morti a causa della dominazione tedesca ad opera di Adolf Hitler, la cosiddetta shoah (sterminio del popolo ebraico). Essi furono deportati in alcuni campi di concentramento tra cui il più conosciuto è quello di Aushwitz, dove furono sottoposti a lavori forzati come raccontava Primo Levi nella poesia ”Se questo e un uomo:” Considerate se questo è un uomo che lavora nel fango, che non conosce la pace, che lotta per mezzo pane, che muore per un si o per un no”. Il giorno della memoria è una ricorrenza istituita con la legge n.°211 del 20 luglio 2000 dal Parlamento Italiano che ha accettato la proposta internazionale di Dichiarare il 27 gennaio come giornata di commemorazionedelle vittime del Nazionalsocialismo e del Fascismo.
    Il testo dell’articolo 1 della legge cosi definisce la finalità del giorno della Memoria : ”La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio;
    data dell’abbattimento dei cancelli di Aushwitz: ”giorno della memoria” al fine di ricordare la shoah, le leggi razziali e la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte e nonché coloro che in campi e schieramenti diversi si sono opposti al progetto di sterminio e a rischio della propria vita hanno salvato e protetto i perseguitati.

    Valentino, Sartore e Russo

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  14. TRE FILM A
    CONFRONTO

    ROMA-VARSAVIA-BERLINO

    Mettiamo a confronto tre film della stessa epoca: Germania anno zero, Roma città aperta e Il pianista.
    Ci rendiamo conto che sono accomunati tra loro da caratteristiche simili. Infatti, sono ambientati nel periodo della seconda guerra mondiale e nell’immediato dopoguerra. Roma città aperta è ambientato a Roma, Il pianista a Varsavia e Germania anno zero a Berlino. I tre film presentano vicende crude e tristi e inducono lo spettatore a provare forti emozioni. I personaggi di Germania anno zero e Il Pianista, Edmund e Szpilman, hanno saggiato la fame, la miseria e la sofferenza morale; mentre il protagonista di Roma città aperta, Manfredi, è stato torturato a morte.
    Il motivo della produzione di questi film è lo stesso: ”Non bisogna dimenticare il passato per evitare che accada di nuovo un tale sterminio di tante, troppe persone innocenti.
    In tutti e tre i casi la colonna sonora riesce ad esprimere in modo significativo lo stato d’animo del protagonista e degli altri personaggi del film.
    Sono film storico-drammatici e due di loro (Germania anno zero e Roma città aperta), sono stati prodotti e diretti dallo stesso regista Roberto Rossellini, ispirato dalla scomparsa del figlio e considerato iniziatore del Neorealismo.

    Masi A
    Maria L

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  15. CONCLUSIONI
    Grazie al progetto POR noi alunni della Scuola Secondaria di Baia Latina abbiamo imparato tante cose interessanti e importanti. Una di queste è come si scrive un articolo di giornale o una cronaca.
    Innanzitutto, per scrivere un buon articolo bisogna usare le 5 W: what, who, when, where e why; poi bisogna essere chiari, sintetici, completi e oggettivi. Il giornalista deve ricorrere a frasi brevi e a metafore.
    Per far si che il lettore si immerga nel testo esposto, c’è bisogno di un titolo accattivante e con la capacità di far riflettere.
    Inoltre, abbiamo appreso che la cronaca è una narrazione di fatti accaduti recentemente e disposti in ordine cronologico.
    La novità è stata quella di imparare ad analizzare un film: ad individuare i vari personaggi, capire la loro importanza, comprendere la trama e il linguaggio filmico.
    Abbiamo realizzato questo giornalino sviluppando articoli su alcuni film che abbiamo visionato ambientati durante la Seconda Guerra Mondiale e incentrati sull’amicizia, sull’amore e valori più importanti della nostra società. Infine, abbiamo dedicato l’ultima pagina allo sport. Dobbiamo dire che realizzare questo giornalino è stato appassionante divertente e costruttivo.
    Di Cerbo A.
    De Lellis

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  16. Hanno partecipato a questo progetto (POR) per l’articolo del giornale, il direttore: Silvano Altieri con il suo collaboratore Francesco De Simone; il caporedattore Pasquale Valentino con il suo collaboratore Lorenzo Menichetti; hanno preso parte alla redazione: Paola De Lellis, Annalaura Di Cerbo, Alessia D’Angelo, Giusy Civitillo, Maria Landolfi, Vincenzo Comparone, Antonio Capone, Andrea Ginocchi ed Antonella Pendolino. Hanno partecipato inoltre alla correzione delle bozze: Marianna Sartore, Carmela Marotta, Annalina Russo, Nunzia Di Matteo, Krizia Italiano e Maddalena Di Tommaso; gli inviati che hanno collaborato sono: Alessandra Masi e Michela Di Giorgio che hanno curato anche la parte fotografica.
    Noi vogliamo ringraziare tutte queste persone che ci hanno aiutato e hanno collaborato con noi nel realizzare “IL GIORNALE”. Un grazie anche ai prof. Spaziano, Leonardo e Del Vecchio che ci hanno aiutato a realizzare questo giornale; un altro grazie lo vorremmo dedicare al nostro preside prof. Guido Zona che ci ha permesso di fare questo progetto.
    Ringraziamo inoltre voi lettori che ci avete sorretto.
    Speriamo che il nostro giornale vi sia piaciuto. Infine non ci resta che dire:
    GRAZIE A TUTTI
    E ALLA PROSSIMA

    Carmela M
    Silvano A

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